CRISALIDE
di Gianni Spizzo
Il lavoro, ideato e diretto da Manuel Fanni Canelles con la collaborazione di Ronnie Roselli, che vede come interpreti Anna Motta e lo stesso regista, è stato mostrato per la prima volta in occasione della presentazione del libro “Giochi di potere in guerra e pace” di Harendera De Silva, Sideral Edizioni 2006.
Nella videoinstallazione compare un corpo nudo, dritto in piedi, di giovane donna palestrata, che qualcuno –un giovane uomo di nero vestito- riveste integralmente, con metodica lentezza, usando un domopack. L’intento sembra essere quello di porre il corpo al riparo dagli agenti esterni, quelli di un possibile contagio, quasi si continuasse a pensare alla contaminazione in termini medievali. L’aria che ci circonda è il nemico e la pelle, in ciascuno dei suoi pori, costituisce la via attraverso cui il pericolo può insinuarsi. Qui L’Altro da temere è evidentemente un nemico invisibile, che potremmo identificare in quella incombente minaccia epidemica cui rimanda la percezione delirante che, di questi tempi, i media alimentano incessantemente.
Ma la prevenzione rischia di uccidere l’organismo che vorrebbe preservare: con la pellicola plastica l’operatore, che a questo punto assume il ruolo di un boia, avvolge anche la testa della ragazza passando la pellicola sulla bocca e il naso di questa, rischiando così di soffocarla. Non a caso lo spazio in cui s isvolge l’azione, abbracciato da una telecamera fissa, è un set arredato con elementi che evocano una stanza da tortura.
Alla fine però c’è una reazione da parte della vittima che si toglie di dosso la seconda pelle –ecco la figura della crisalide- per appenderla, disposta a risentire l’aria sulla pelle, a ricostruire il contatto con l’altro da sé. Quasi che non si possa vivere senza rischiare la vita.
Dal catalogo “La Paura dell’Altro” – una collettiva sul presente tra pittura, performance, fotografia e video a cura di Gianni Spizzo. Spazio Rogers Trieste. Promosso dalla Scuola del Vedere – Trieste.